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Parco Naturale Gran Bosco – Ente di gestione Aree Protette delle Alpi Cozie

Dal 1 gennaio 2012 i Parchi Naturali dei Laghi di Avigliana, Orsiera Rocciavrè, Gran Bosco di Salbertrand e Val Troncea sono stati unificati nell’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie, con sede a Salbertrand, presso l’ex Parco Naturale del Gran Bosco.

Il parco del Gran Bosco di Salbertrand si estende sul versante esposto a nord dell’alta Valle di Susa per oltre 3.700 ettari, dai 1000 metri slm ai 2600 dello spartiacque con le cime dei monti Genevris (2.500 m), Blegier (2.550 m), Gran Costa (2.600 m) e Gran Serin (2.589 m).
I comuni interessati sono: Chiomonte, Exilles, Salbertrand, Oulx e Sauze d’Oulx in Valle di Susa, Usseaux e Pragelato in Val Chisone.
E’ stato istituito nel 1980 principalmente per proteggere la rigogliosa vegetazione ed in particolare le pregiate abetine e gli estesi larici-cembreti.
E’ occupato per il 70% da boschi, e per il rimanente 30% da pascoli e praterie di alta quota. Le oltre 600 specie vegetali censite creano una varietà di ambienti con una fauna anch’essa particolarmente ricca di circa 70 specie di uccelli nidificanti e 21 specie di mammiferi.

Al confine con i prati del fondo valle, troviamo una certa diffusione di latifoglie, tra le quali frassini, betulle, aceri e ontani ed esigui popolamenti di faggio, nonchè la presenza di alcuni piccoli nuclei di tasso. Come ci si innalza di quota, si entra nel regno delle conifere.

Importante è la presenza di quattro specie di ungulati: il Camoscio, da sempre presente in zona; il cinghiale, la cui componente genetica originaria è ormai quasi scomparsa a causa di ibridazioni ed incroci; il cervo e il capriolo, introdotti nei primi anni ’60 dall’Amministrazione Provinciale della Caccia e che, in assenza di predatori naturali, hanno avuto una vera e propria esplosione demografica, causando notevoli danni alle foreste dell’intera Alta Valle di Susa. Nel recente passato, per cercare di mantenere il giusto equilibrio tra presenza animale e forestale, sono stati necessari programmi di riequilibrio faunistico consistenti in abbattimenti selettivi e catture per ripopolamenti di altri territori. Attualmente, un nuovo ed insperato aiuto in tal senso è arrivato dalla ricomparsa del lupo, la cui presenza, accertata e continua a partire dal 1997, è oggetto di tutela e di studio.

Il Gran Bosco è un SIC e al suo interno sono stati individuati ben 14 tipi di ambienti della Direttiva Habitat (D.H.), di cui 3 prioritari: i boschi di tiglio, acero e frassino di ghiaioni e d’impluvio, i boschi alluvionali di ontano bianco e salice bianco e le formazioni igrofile di muschi calcarizzanti.

 

Pur senza negare la sua principale vocazione alla difesa del patrimonio naturalistico ed ambientale, l’Ente ha da sempre riconosciuto la necessità di conservare, testimoniare e valorizzare la memoria storica della sua Comunità.
A tale scopo ha creato e gestisce dal 1996 l’Ecomuseo Colombano Romean, dedicato agli aspetti del lavoro e della tradizione in Alta Valle di Susa (vedi la scheda relativa nella sezione dedicata alla cultura materiale).

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  L’Abbazia dei Santi Pietro e Andrea di Novalesa ti da il benvenuto. Questo luogo è stato fondato nel 726 e ancora oggi è abitato da una comunità monastica benedettina che ne cura gli spazi e riempie di spiritualità le mura che ti circondano. Il miglior modo per far...