La Chiesa Parrocchiale di Salbertrand è una delle più antiche della Valle di Susa. Il primo documento che ne attesta l’esistenza è un diploma del 1057 con cui il Marchese Oddone e la Contessa Adelaide, sua sposa, ne fanno dono alla novella Prevostura di Oulx con relativi beni e dipendenze. Entrata l’Alta Valle nella sfera d’azione dei conti d’Albon, predecessori dei Delfini di Vienne, nel 1060 Guigo il Vecchio rinnova tale donazione citando la chiesa con il titolo di San Giovanni Battista.
Nata come chiesa romanica, e come tale orientata verso est, subì, nella parziale ricostruzione del 1500, l’influsso dell’arte gotica. Alcune date riportate in più punti dell’edificio, scandiscono le varie fasi della trasformazione: nel 1506 si concluse il rifacimento interno, nel 1508 Iohanes Dideris de Aviliana firmò gli affreschi delle navate laterali, nel 1512 fu realizzato il portale d’ingresso, nel 1536 fu costruito il protiro antistante la facciata.
L’interno della chiesa è a tre navate. Le navate laterali sono separate da quella centrale da colonne semplici e multiple e complessi pilastri gotici. La navata centrale, più larga e notevolmente più alta, termina in un luminoso presbiterio dove ha sede l’altare maggiore.
La chiesa conserva un esteso ciclo affrescato frutto di una serie di campagne decorative succedutesi tra la metà del Trecento e il quarto decennio del Sedicesimo secolo. Oltre ai preziosi affreschi, una ricca decorazione scultorea caratterizza tutti i capitelli interni, ornati con gigli di Francia, delfini, fiere o teste antropomorfe. Nella Sacrestia, rinnovata di recente, sono custoditi i Tesori della Parrocchiale: un’esposizione permanente di arredi, libri e paramenti sacri di notevole valore artistico e storico, appartenenti alla Chiesa di Salbertrand o provenienti dalle cappelle delle borgate circostanti.