A partire dal 1901, gli impianti del mulino del Martinet furono utilizzati anche per la produzione di energia idroelettrica: si diede vita all’Azienda Elettrica Municipale di Salbertrand, una delle più antiche del Piemonte.
Nel 1928 l’introduzione di una turbina soppiantò la ruota idraulica e l’opificio fu completamente elettrificato . La struttura interna del mulino fu radicalmente modificata: un motore elettrico, alimentato dall’energia prodotta in loco, attraverso cinghie e pulegge trasmetteva il movimento a tutti i macchinari.
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L’alluvione del 1957 segnò la fine dell’attività della centralina idroelettrica, a causa dei danni all’opera di presa e dell’abbassamento del letto della Dora che non consentì più l’alimentazione del canale. Le macine continuarono a lavorare alimentate con energia prodotta dalla centrale di Chiomonte sino agli anni ’70 quando, l’irrimediabile fine di un’economia autarchica basata sull’autoconsumo, determinò la scomparsa delle estese coltivazioni di cereali e della necessità di macinarli.