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DINAMITIFICIO NOBEL DI AVIGLIANA – Ascanio Sobrero

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Ascanio Sobrero, la cui famiglia era originaria di Cavallermaggiore, nacque il 12 ottobre 1812 a Casale Monferrato, dove fece i primi studi. Trasferitosi a Torino per gli studi superiori, si laureò in Medicina e Chirurgia nell’anno accademico 1832-33, abilitandosi alla professione medica nel 1834.
La sua aspirazione all’insegnamento della medicina lo indusse nel 1836 a sostenere l’esame di aggregazione all’Università, ma non fu dichiarato idoneo. Questa esclusione  lo amareggiò notevolmente e lo indusse ad abbandonare la medicina per dedicarsi ad altre discipline scientifiche. Artefice di questo cambiamento fu lo zio paterno, il generale Carlo Raffaele Sobrero il quale, dopo una brillante carriera militare, era stato nominato direttore generale del Laboratorio Chimico dell’Arsenale di Torino, che con l’Accademia delle Scienze e l’Accademia di Agricoltura era uno dei centri della ricerca chimica in Piemonte. L’Arsenale di Torino, nato per rispondere alle necessità belliche dello stato sabaudo, era una importante sede di ricerca e di sperimentazione nel settore delle polveri e della metallurgia applicata alla fabbricazione dei cannoni. Il generale Sobrero convinse il nipote Ascanio, già naturalmente predisposto alle scienze sperimentali, a dedicarsi totalmente alla chimica. Ascanio Sobrero iniziò così il suo tirocinio chimico a Torino, sotto la guida dei professori Michelotti e Lavini.
La chimica torinese, che aveva avuto con Napoleone la cattedra universitaria sganciata da Medicina e Fisica, si caratterizzava per essere un ambiente quanto mai ricco di nuovi fermenti. Nel 1840 Ascanio Sobrero si trasferì a Parigi per frequentare alla Sorbona i corsi universitari di fisica, minerologia, geologia e chimica, frequentando in particolare i laboratori dei chimici Dumas e Pelouze, quest’ultimo particolarmente interessato all’azione dell’acido nitrico sulle sostanze organiche. Nel 1843, al termine del suo tirocinio francese, Sobrero si recò a Giessen in Germania, dove il chimico tedesco Liebig aveva fondato una scuola chimica.

Qui Sobrero perfezionò e completò le sue conoscenze. Al suo rientro a Torino Sobrero riprese a collaborare con il prof. Lavini e nel 1845 gli venne assegnata la cattedra di Chimica nella Scuola di Meccanica e di Chimica Applicata alle Arti, creata dalla Regia Camera di Agricoltura e Commercio con finalità applicative per dare impulso alle industrie piemontesi. Fu nel laboratorio che allestì in questa scuola  che giunse alla scoperta della nitroglicerina. Sobrero era a conoscenza che l’acido nitrico agisse sulla glicerina ossidandola ad acido ossalico, inoltre aveva già sperimentato l’azione dell’acido nitrico su sostanze organiche sin dal 1842, come risulta da due comunicazioni all’Accademia delle Scienze di Torino. Fra la fine del 1846 e l’inizio del 1847 la sperimentazione di miscele nitranti di acido nitrico e acido solforico lo portarono ad ottenere la nitroglicerina e altri prodotti esplosivi.

Della nitroglicerina preparò un campione di 300 gr., che presentò ai colleghi dell’Accademia di Agricoltura. Il grande merito di Ascanio Sobrero fu non solo quello di aver realizzato la sintesi del prodotto ma di averne definito la natura di estere dell’acido nitrico e non di nitroderivato, oltre ad aver rilevato gli effetti sull’organismo umano, che ha portato all’utilizzo della nitroglicerina come terapia medica. Alfred Nobel riconobbe sempre i meriti di Sobrero, a cui chiese di collaborare nella messa in funzione del Dinamitificio di Avigliana. Sono di grande rilievo altri suoi lavori come la sintesi del sobrenolo o idrato di pinolo, usato ancora come broncodilatatore e stimolante respiratorio. Nel 1848 divenne professore applicato di Chimica Generale all’Università e in seguito professore effettivo di Chimica Applicata alle Arti. Nel 1857 Sobrero ebbe un’altra grande delusione: per la cattedra di Chimica Generale dell’Università gli fu preferito il chimico calabrese Raffaele Piria. Dovette aspettare fino al 1859, quando venne creata la Scuola di Applicazione per gli Ingegneri, per avere la cattedra di Chimica Docimastica che tenne fino al 1882. Nel 1877 fu il primo presidente della Scuola Cavour, fondata dal Municipio di Torino per insegnare la chimica ad operai ed artigiani.
Membro dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia di Agricoltura, fu Consigliere comunale e Assessore all’Igiene. Fu presidente della Commissione delle Industrie Chimiche all’Esposizione Nazionale di Torino del 1884. Morì il 26 maggio 1888.

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