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MUSEO LABORATORIO DELLA PREISTORIA DI VAIE – Benvenuto

Siamo a Vaie, presso la storica “Fontana della Piazza”. Il borgo sorge su uno dei cammini della Via Francigena. L’antica strada di mercanti, pellegrini e uomini d’arme metteva in comunicazione le terre d’oltralpe con la Pianura. Vaie ha origini antichissime, essendo frequentato dall’uomo fin dal Periodo Neolitico.

A Vaie, siamo anche prossimi all’arrivo del “Sentiero dei Franchi”, il percorso montano da Oulx alla Sacra di S. Michele. Secondo la tradizione, il diacono Martino nel 773 vi guidò l’esercito di Carlo Magno, poi vittorioso nella Battaglia delle Chiuse. Vaga, Vadiarum, Vayes sono stati i diversi nomi di Vaie. Probabilmente riconducono alla parola latina “vadum”, cioè guado, zona di passaggio. Varco tra i versanti del paludoso fondovalle. Ma anche, a partire dal 1029 con la fondazione del monastero di S. Giusto in Susa, terra di confine tra le due potenti abbazie. 

Nei secoli, su Vaie prevalse la giurisdizione della Sacra S. Michele, con la successiva dominazione dei Savoia. Con il declino dell’abbazia, fin dal XIII secolo, il suo potere sulle comunità locali fu vessatorio. L’imposizione e il controllo dei tributi erano infatti maggiormente  praticabili nei territori circostanti. Del 1677 è la costruzione del Municipio oggi sede del Museo Laboratorio della Preistoria, seguita dal definitivo affrancamento del nuovo Comune. Passaggi di eserciti, carestie, pestilenze e pressione tributaria  descrivono nei secoli un mondo contadino in condizioni di estrema indigenza.

Tale diffusa povertà perdurò fino ai primi del ‘900. Piccoli appezzamenti di terra e pochi capi di bestiame  fornivano un minimo sostentamento alle famiglie. Ma già dalla seconda metà del 1800, anche a Vaie erano comparsi i segni di una nuova epoca: nascevano le prime fabbriche e, con esse, la classe operaia.
Oggi Vaie è soprattutto meta di rifornimento delle sue acque leggerissime. Non solo: vi si viene anche per i canestrelli, tipici biscotti locali. La Sagra del Canestrello si svolge la 2° domenica di maggio, per la Festa di San Pancrazio. La rete di servizi, vari punti di ristoro e il Museo Laboratorio ne completano il biglietto da visita. Inoltre, la domenica e nella bella stagione la Via di Francia è chiusa al traffico: una pista ciclabile assai frequentata nel suggestivo tratto della Piana delle Chiuse. Vari percorsi a piedi e in mountain bike raggiungono la montagna e le sue belle borgate, punti di partenza per altre interessanti escursioni. Ai principali borghi montani si arriva anche in auto. Di qui si prosegue per il Colle Braida e la Sacra di S. Michele.

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