Il complesso Nobel appartiene alla prima ondata dello sviluppo industriale che interessò la Valle di Susa alla fine del XIX secolo. Il sito di Avglianai fu scelto perché presentava le caratteristiche più adatte per l’insediamento del Dinamitificio: in primo luogo, la presenza di una rete di comunicazioni lineari che agevolavano l’afflusso delle materie prime e la distribuzione del prodotto finito. Inoltre, l’ambiente geofisico prescelto per l’impianto dello stabilimento era perfetto perché presentava la vicinanza di fonti energetiche e idrauliche da cui si ricavava energia elettrica. Infine, lo stabilmento si trovava in campagna e la manodopera proveniva dai paesi vicini.
Da questo punto panoramico dove vi trovate avete di fronte a voi la parte iniziale della Valle di Susa. Questo solco vallivo è sempre stato una via di comunicazione importante verso la Francia.
Nel corso dell’800 furono realizzate la strada napoleonica del Moncenisio; nel 1809 la rete ferroviaria Torino-Susa, aperta nel 1856 e, infine, il traforo del Frejus, inaugurato nel 1871.
L’importanza di questa direttrice che da Torino si muove verso ovest è sottolineata dalla presenza, ai suoi lati, di numerose realizzazioni facenti parte della medesima fase di industrializzazione. Ne citiamo tre particolarmente significative: nei pressi di Avigliana, nel territorio di Buttigliera Alta nacque, nel 1890, la Ferriera Vandel & C., su iniziativa di banchieri parigini, mentre nel territorio di Collegno sorse nel 1876 il Cotonificio Leumann, per iniziativa di un industriale svizzero; infine, negli stessi anni iniziò l’attività il Cotonificio Bosio a S. Ambrogio di Torino.
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Dal punto panoramico è possibile ammirare in tutta la sua imponenza e bellezza il monumento simbolo del Piemonte: la Sacra di S. Michele, che ha sempre assistito nel corso degli anni al passaggio delle genti lungo la via francigena.