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ECOMUSEO LE TERRE AL CONFINE DI MONCENISIO – Cappelle rurali e riti di devozione

Le cappelle campestri di Ferrera sono dislocate in luoghi funzionali in passato alle attività della comunità.
La cappella di Sant’Antonio da Padova (13 giugno) è situata nei pressi della Strada reale proveniente da Novalesa, presenta ancora un originale tetto a scandole con decorazione lignea a lambrequin. L’interno ha decorazioni ottocentesche dai colori vividi e una mensa d’altare lapidea addossata all’abside.
La cappella di S.Barbara è situata all’imbocco della Strada reale per il colle del Moncenisio ed è caratterizzata da una piccola aula votiva ristrutturata di recente e senza particolari decorazioni, un tempo era utilizzata per officiare le messe all’aperto.
La cappella di San Pancrazio (12 maggio) è un piccola cappella campestre situata a valle dell’abitato verso i confini di Novalesa, in passato era meta delle rogazioni di maggio che gli abitanti di Ferrera ricordano come un momento di festa di campagna per la ripresa dei lavori nei campi cui è probabilmente legata anche la presenza della devozione a San Mansueto invocato contro la siccità e portato in processione lungo le vie campestri.

Altre due piccole cappelle votive erano posizionate lungo la Strada Reale e alla “stra dei campi”, l’una dedicata a San Lorenzo e l’altra a S.Anna; delle quali resta solo una parziale ricostruzione a memoria del passato.

La cappella di San Giuseppe è l’unica ancora oggi in funzione: la Messa è officiata in particolare nel periodo invernale. Recentemente ristrutturata presenta all’interno una Via Crucis interpretata da grandi nomi dell’arte contemporanea piemontese, tra questi Vinicio Perugia, Tino Aime, Fernando Eandi, coordinati dalla pittrice Lia Laterza.

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