La sede dell’Ecomuseo Le Terre al Confine è situata in un grande edificio in pietra, restaturato e riportato alle sue antiche origini e funzioni. Oggi come un tempo è la Casa Comune, ovvero la casa della comunità.
L’edificio che ospita l’Ecomuseo Le Terre al Confine è stato restaurato nel 2004: documenti di archivio riportano interessanti indizi sulle funzioni dell’edificio dapprima casa comune ovvero sede municipale per l’amministrazione del territorio poi luogo di ritrovo del comunità per feste e momenti di aggregazione.
In un più recente passato, nel 1880, il primo piano venne destinato a luogo di aggregazione per la comunità dove si suonava e si ballava in compagnia. In questi spazi grazie all’istituzione dell’Ecomuseo, l’edificio accoglie una sala polivalente attrezzata per mostre e conferenze, la biblioteca civica e il Centro di documentazione e un servizio di caffetteria.
Nel piano soppalcato è situata l’esposizione permanente di oggetti donati dalle famiglie della comunità e oggi preziose testimonianze della cultura popolare del passato.
L’allestimento è inoltre arricchito di pannelli che illustrano la storia del valico del Moncenisio, le memorie e i diari di viaggio dei personaggi che lo attraversarono e un prezioso ricordo… la tazza di Napoleone!
La tazza di Napoleone ha una curiosa storia ripescata nella memoria di un diario di viaggio che raccolse i ricordi di un anziano: Napoleone scese dal colle del Moncenisio un mattino all’alba sostando a casa del parroco. La comunità allarmata per la presenza dei militari tuttavia si raccolse alla canonica, incuriosita dal personaggio. Il ricordo di quel momento è una tazza da thè gelosamente custodita nel tempo.