Nella sede ecomuseale un interessante diorama mostra le peculiarità faunistiche presenti a Moncenisio, tra questi un giovane lupo, l’airone cinerino e uno stambecco alcuni volatili e tassi, marmotte. Interessante ricordare inoltre che proprio a Moncenisio sul colle e lungo la strada vennero individuate numerose specie di fiori e arbusti che classificati dai botanici per la prima volta tra il Seicento e il Settecento, venne loro associato il nome Cenisio: per esempio l’Acquilegia alpina, la Viola Cenisia che ha la peculiarità di crescere e spuntare tra le rocce alpine tra i 1700 e i 2700 metri. Negli ultimi anni nei boschi e sulle montagne circostanti è stato avvistato il lupo, ulteriore testimonianza del ritorno in Valle di Susa e della sua diffusione sul territorio. I due laghetti, il lago grande e il lago della Foppa, dalle acque limpide che accolgono i visitatori all’ingresso del paese, sono di origine glaciale e sono oggi riserve di pesca delle celebre e prelibata trota del Moncenisio decantata dai tanti viaggiatori nei secoli.
L’ambiente alpino di Moncenisio è ben evidente dalle cime delle montagne che la circonda, tutte raggiungibili da sentieri e passeggiate oppure e trekking per escursionisti esperti: il lago Arpone, il lago San Giorgio o Roterel, la Cima di Bard, il Giusalet.