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BARDONECCHIA – La ferrovia e la nascita del borgo nuovo

In un primo momento il Piano Generale del Cantiere aveva previsto la costruzione della prima stazione ferroviaria di Bardonecchia all’interno della Casa Rossa, ma il fabbricato non venne mai utilizzato a tale scopo per la sua posizione troppo disagevole rispetto alla linea ferroviaria. Oltre allo sviluppo del turismo, collegate alla strada ferrata si svilupparono una serie di attività che offrirono nuove opportunità di lavoro ai residenti, soprattutto nella stagione invernale. Per diverse stagioni le donne si occuparono della trasformazione delle arance, lavorando nei pressi della stazione dove i vagoni merci provenienti dal sud Italia venivano direttamente convogliati. Le arance erano abilmente sbucciate, le bucce venivano poi ricaricate sui vagoni e spedite nel sud della Francia per essere utilizzate nella produzione di profumi;  una parte della polpa poteva essere portata a casa e consumata in famiglia.

A dividere il Borgo nuovo dal resto del paese era la linea ferroviaria e il suo passaggio a livello; per attraversarlo bisognava fare i conti con il transito degli oltre 110 treni che quotidianamente passavano da Bardonecchia.  Il moderno sottopasso è un0opera risalente alla fine degli anni ’70. Fino ad allora tale divisione rappresentava un’autentica frontiera tra due realtà contrastanti: quella di una comunità varia ed eterogenea residente nel Borgo nuovo e quella più élitaria degli abitanti sopra la ferrovia.

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